14 set 2007

Parto per l'Irlanda


Parto. Vado in Irlanda. Tutto è nato una domenica. "E se partissimo per l'Europa?". Così, ne più ne meno. Ora ho meno di un mese per preparare tutto. Lasciato il lavoro io, lasciato la casa lei. Non sono problemi. Nulla è un problema, anzi. Con la "calma del serfista" che ormai ci circonda ogni ostacolo, ogni sfida, ogni onda, è un'opportunità da sfruttare. Audaces fortuna iuvat. E così Dublino sia, armati di portatili nuovi di zecca e la giusta dose di incoscienza (io ho anche la mia lista) ci guardiamo negli occhi. E il biglietto (già preso, 26 euro con Ryanair, sti benefattori) l'abbiamo fatto di sola andata. Sappiamo giusto che vogliamo andare, non sappiamo assolutamente dove vogliamo arrivare ne quando ci arriveremo. Può essere un paio di mesi come 6, come molti di più. Se questa fosse solo la prima tappa?

Quindi parto. E non vedo l'ora.


Di pensier in pensier, di monte in monte
mi guida amor, ch’ogni segnato calle
provo contrario a la tranquilla vita.
Se ‘n solitaria piaggia, rivo o fonte,
se ‘nfra duo poggi siede ombrosa valle,
ivi s’acqueta l’alma sbigottita.

Petrarca



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